Thai Yoga

Lo Yoga degli eremiti

Lo Yoga degli eremiti (Ruesri Dat Ton) o più comunemente conosciuto come Thai-Yoga, è una pratica la cui esistenza è testimoniata nei testi del Buddhismo antico.

Circa 2500 anni fa il Buddha trovò la via per eliminare definitivamente la sofferenza umana attraverso la meditazione ; realizzò le 4 Nobili verità, insegnò l’ottuplice sentiero e molti discepoli, monaci e laici raggiunsero la liberazione.

Tra i suoi discepoli c’era il medico ayurvedico Jivaka Kumar Baccha, che si prendeva cura della salute del Buddha e dei suoi discepoli che passavano molte ore in meditazione nelle foreste e in zone remote; i metodi di cura del medico erano naturali  e comprendevano esercizi fisici e auto-massaggio per riattivare le funzioni corporee dopo lunghe ore di meditazione e di immobilità.

Questo sistema di pratica fa riferimento a 10 canali sottili energetici che vengono stimolati attraverso specifiche posizioni e movimenti del corpo.

Nel corso dei secoli il Buddhismo raggiunge la Thailandia  portando con sé l’antica tradizione medica di Jivaka.

Questa conoscenza è stata preservata con cura dai monaci thailandesi specialmente all’interno del tempio Wat-Po a Bangkok : qui è, infatti, possibile ammirare la rappresentazione di questo yoga che stimola i canali energetici (Nadi=in sanscrito; Sen= in Thai) in ciò che rimane delle 120 statue costruite sulla base dei testi antichi che descrivono i benefici terapeutici delle posizioni: ognuna di essa racchiude in sé dettagli e indicazioni utili per la corretta esecuzione.

Anche il Muay-Thai (la box thailandese) e la danza sacra prendono spunto dalle posizioni dello Yoga di Jivaka.

L’obiettivo dello Yoga di Jivaka, o Thai-yoga è quello di preservare la salute fisica attraverso il libero flusso energetico all’interno dei canali sottili.

Il metodo è simile alle tecniche del pranayama dello Hata-yoga ma con una serie di movimenti specifici che canalizzano il Prana, appunto, all’interno dei canali che necessitano di essere sbloccati.

Nella medicina Thai , tutte le patologie, sono riconducibili per causa o per conseguenza alla disfunzione dei canali energetici sottili.

La figura di Jivaka è molto popolare e rispettata in tutta la Thailandia tanto da definirlo il “Padre della medicina”; ma anche nei testi antichi della tradizione tibetana Jivaka è tenuto in alta considerazione tanto da inserirlo nel mandala del Buddha della medicina come uno dei padri fondatori del sistema medico tibetano.

La pratica di canalizzare il prana nei canali sottili attraverso movimenti e respirazioni yogiche è tipico anche dello yoga tibetano (Tsa-Lung-Trul-Khor) che nello stesso identico modo con varianti di stile a seconda del lignaggio produce la riattivazione di una forte energia di guarigione ed emancipazione spirituale.

“Yoga è la realizzazione del proprio stato naturale “
Siddha Tirumular